«E così uno lavora, si prende giustamente macchina, soldi, divertimento da quando è adolescente, magari sperpera, ma il lavoro che fa è sangue e sudore, anni di lavoro sacrificante, a cui si è abituato, pagato, sacrificato, manuale, ed ora? Disoccupato!» Il tono graffiante di “Il tramonto dei morti viventi” lo si intuisce da frasi come questa. Scritto da Daniele Tuzi e pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni, questo libro nasce dalla sintesi che l’autore compie in modo soggettivo nei confronti della società contemporanea. Il tramonto dei vivi morenti è un libro piuttosto corposo in cui la visione del suo autore, espressa in seicento pagine, risulta priva di ogni filtro etico o morale.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato il 3 gennaio del 1983 a Roma da Michela Marano, origini pugliesi e Tonino Tuzi, abruzzese doc. Sono cresciuto tra Roma, Ostia e Val Comino, con un passaggio necessario per studi e sport nella provincia di Frosinone. Vivere cosi è stato necessario, affascinante ma anche stressante e un po’sacrificato, niente è stato scontato…20 anni di esperienze utili, nel bene e nel male, per migliorarsi, muoversi, studiare, usare ed alimentare la fiamma della vita, sfiorando la morte, come molti, quasi sempre.
“Il lato malvagio dell’assenza del bene - Evil sadness of goodness” (BookSprint Edizioni, 114 pagine) è una raccolta di poesie in rima sui generis. L’autore, Daniele Tuzi, suddivide la raccolta in 44 poesie ben caratterizzate da un’atmosfera avvolgente e tesa a catturare l’attenzione del lettore usando come escamotage un linguaggio diretto, crudo e che poco lascia alla metafora o all’allusione.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato il tre gennaio 1983 a Roma, dove ho passato i primi anni nella famiglia di mia madre , originaria della Puglia, prima di trasferirmi con i miei genitori, macellaio mio padre e parrucchiera mia madre, in un piccolo paese vicino Sora, Balsorano. Sin da ragazzino e adolescente ho praticato senza forzature sport da combattimento, pugilato e karate, ma il primo è stato fondamentale, ho suonato, studiato fino a laurearmi e vivo ancora come molti della mia generazione, tra dannazione del sabato sera, incertezza sociale e voglia assoluta di rivalsa; ho appena iniziato ad attuare quest'ultima diventando finalista europeo nel culturismo, prendendo parte a tutte le maggiori gare fibbn, ifbb e prossimo impegno due torri 2014.
Questa è la storia di una rinascita. Una resurrezione interiore e psico-fisica. L’ “Illusione reale” di Daniele Tuzi (80 pagine, BookSprint Edizioni) è un illuminante percorso di vita, un cammino di consapevolezza che dall’Inferno dei giorni oscuri conduce ad un Paradiso «più simile ad un Purgatorio personale».